Il Consiglio comunale di Mirano con delibera n. 29 del 29 marzo 2019 ha adottato il Piano di Assetto del Territorio (PAT), documento di tipo strategico che persegue obiettivi generali di promozione e sviluppo sostenibile del territorio comunale. Non contiene, dunque, elementi di progettazione puntuali e definitivi, che invece pertengono al Piano degli Interventi (PI), che sarà sviluppato in un secondo momento, sempre e comunque a partire dalla cornice impostata dal PAT stesso.
Il PAT è frutto di un percorso che ha verificato necessità del territorio e anche le richieste dei cittadini, e poi ha valutato la possibilità di dare risposte. Il connotato principale del Piano è la salvaguardia del territorio miranese e delle sue peculiarità paesaggistico-ambientali e storico-culturali. Permette di superare la vecchia impostazione dei piani regolatori, che davano priorità all’aspetto edificatorio, mentre oggi ciò che conta è conservare e rafforzare l’identità del territorio e il livello dei servizi. Il PAT pensa a Mirano non solo come insieme di edifici e strade, ma anche come insieme di persone, con i lori bisogni, e relazioni.
Il PAT si sviluppa in due fasi principali, una di descrizione dell’esistente, l’altra di vera e propria definizione degli obiettivi. La prima racchiude un esteso apparato valutativo (analisi sulle caratteristiche idrauliche, agronomiche, ecc., del territorio) che ha avuto lo scopo di fornire tutti gli elementi necessari a compiere le scelte più adeguate e utili per il territorio e i suoi cittadini. Il PAT recepisce anche tutti i vincoli presenti sul territorio derivanti da leggi o pianificazioni di livello superiore. Gli elementi raccolti sono distribuiti in quattro carte. La Carta dei vincoli e della pianificazione territoriale, che, oltre a elencare i vincoli presenti, individua fasce e zone di tutela. La Carta delle Invarianti riporta gli elementi di particolare valore da conservare e valorizzare per la preservazione dell’identità territoriale. La Carta delle Fragilità individua le principali criticità di natura geologica e idrogeologica. La Carta delle Trasformabilità fa sintesi, distinguendo tra le parti che devono rimanere invariate e quelle che necessitano di riqualificazione. Particolare rilevanza assumono le indicazioni relative alla riqualificazione paesaggistica e ambientale (per es., individuata una buffer zone lungo il Passante per mitigare l’impatto dell’arteria autostradale e di quelle ad essa connesse).
Gli obiettivi strategici, frutto del percorso sono suddividibili in base ai diversi sistemi che compongono il nostro territorio. Sistema ambientale e storico-paesaggistico: ridurre rischio idraulico, limitare uso di suolo attualmente agricolo, sviluppare rete ecologica e biodiversità, salvaguardare paesaggio rurale, mantenere pause visive e coni visuali, valorizzare graticolato romano, rete di parchi pubblici e aree verdi, fasce di mitigazione e abbattimento impatti, progetto Green ways/Muson D10, connessioni ciclabili tra graticolato e Muson, processi di rinaturalizzazione, valorizzare corsi d’acqua, valorizzare itinerari di interesse storico, valorizzare sistema delle ville venete, valorizzare centri storici, valorizzare boschi di pianura. Sistema insediativo: potenziare servizi a scala sovracomunale, migliorare spazi pubblici, potenziare aree a standard, tutelare utenti deboli, mantenere servizi nelle frazioni, sostenibilità degli insediamenti, riconversione aree dismesse, adeguamento infrastrutture, soddisfare domanda abitativa. Sistema economico-produttivo: valorizzare produzioni agricole locali e tipiche, promuovere trasferimento attività improprie, sistema integrato di offerta turistica. Sistema relazionale (o viabilistico): definire un sistema infrastrutturale di area vasta, ridurre gli incidenti, ridurre traffico di attraversamento, sviluppare mobilità sostenibile e trasporto pubblico, valorizzare percorsi storici di interesse paesaggistico. Va ricordato che non è prevista la realizzazione di nuove strade, ma solo adeguamenti e completamenti per meglio connettere le varie parti del territorio.
La concretezza realizzativa sarà raggiunta con l’approvazione, da parte del Consiglio comunale, del Piano degli Interventi, che svilupperà le azioni necessarie a raggiungere gli obiettivi. Tuttavia il PATanticipa comunque un maggior grado di dettaglio rispetto agli obiettivi strategici esplicitando prescrizioni e direttive di cui tener conto per la stesura del PI. Lo fa scandendo alcune azioni strategiche e di tutela. Tra le principali, si possono elencare la salvaguardia bosco del Parauro, il parco del Muson, il parco agrocenturiato e il parco agrourbano nella zona tra via Miranese e via Villafranca (la quale manterrà funzioni e caratteri rurali), completamento della zona residenziale di Zianigo ovest con adeguamento infrastrutturale, sviluppo centro sportivo di Ballò e completamento di quelli di Vetrego e Luneo, riqualificazione piazzale della chiesa di Scaltenigo, nuovo parcheggio stazione di Ballò, riqualificazione di alcune vie (tra cui via Dante, incrocio via Villafranca-via Vittoria), riconversione funzionale dell’ospedale vecchio, sviluppo della rete ciclabile.
Gli elaborati del piano nel sito del comune, approfondisci