Aula all’aperto e percorsi giocabili
Nuovi punti d’incontro in mezzo al verde
realizzati nel corso dell’estate 2021
L’Aula all’aperto
Un punto di incontro in mezzo al verde. Uno spazio polivalente nato da un’idea emersa durante un dialogo con le scuole nel 2019, al fine di poter dare agli istituti confinanti al parco un luogo di dialogo e confronto all’aperto.
Lo spazio si presta anche per conferenze, esibizioni teatrali ed eventi. Lo dimostrano le due proiezioni all’aperto realizzate durante il MyR Festival, così come lo spettacolo comico de I Papu, svoltosi durante la stessa manifestazione.
L’aula è stata realizzata disponendo due file di Europallet (120x80x15) su tre strati, donati dall’azienda Acqua Minerale San Benedetto di Scorzè (VE), a semicerchio spezzato per dare una forma ad anfiteatro e garantire comunque un passaggio centrale per favorire la seduta degli spettatori/alunni e un’uscita di sicurezza.
Il palco, installato nel mezzo della struttura in una posizione più avanzata, è composto nuovamente da due strati di pallet.
I pallet a diretto contatto con il suolo sono stati rivestiti di catramina, per aumentare la loro durata e resistenza, in un ambiente umido. Mentre quelli sopraelevati sono stati trattati con impregnante dopo un’attenta levigatura.
Per aumentare l’inamovibilità della costruzione e l’assorbimento dell’umidità, nei bordi è stata distribuita della sabbia.
Percorsi Giocabili
Utilizzando i tronchi abbattuti dalla tempesta Vaia nel 2018, sono stati realizzati due percorsi giocabili. Il primo è stato creato forando il suolo con una trivella e posizionando parte di tronchi interi sottoterra per comporre una serpentina dall’altezza variabile.
Il secondo, dalle forme più geometriche, è stato progettato adagiando un tronco tagliato a metà per lungo su due ceppi posizionati per terra per darne stabilità. Questo percorso ha anche la funzione di seduta naturale.
Ai tronchi, levigati e rivestiti con catramina (per la parte conficcata nel terreno) e impregnante per la parte esposta, è stata dato un secondo strato di prodotti, dopo il primo effettuato durante i lavori dell’estate del 2020.
Anche in queste installazioni la sabbia ha coperto un ruolo fondamentale, andando a coprire i vuoti d’aria nel sottosuolo e rendere quindi più fissi i ceppi.
Due panchine inclusive, ossia con possibilità di far avvicinare con comodità una persona in sedia a rotelle grazie ad un bordo più pronunciato, hanno concluso le installazioni autorealizzate al Parco Rabin di questa estate.
Le due panchine sono state assemblate in collaborazione con l’Agesci di Mirano.