FORUM CITTADINI, ecco i risultati del questionario sulla partecipazione
Sono disponibili i risultati dei questionari sulla partecipazione proposti a inizio estate sulla partecipazione. I dati raccolti delineano una fotografia dettagliata dell’idea di partecipazione che hanno i cittadini miranesi. A questi link disponibili il riepilogo della ricerca e i dati raccolti.
I risultati sono incoraggianti, testimoniando alcune criticità note insieme ad alcuni dettagli interessanti che mettono in luce come si sia evoluta negli anni l’idea di partecipazione. Uno dei risultati più interessanti è infatti la fondamentale questione preliminare della comunicazione tra cittadini e pubblica amministrazione: aspetto fondamentale per la buona riuscita della partecipazione e primo aspetto da curare per ben il 68% degli intervistati. In questo campo emerge un dato storico, che è il superamento dei media tradizionali da parte dei new media (internet, social, smartphone), che superano il 50% delle preferenze. Fondamentali quindi per far “girare” le informazioni le nuove tecnologie, ma in modo maturo e consapevole, senza illudersi che possano sostituire metodi partecipativi più diretti: quando si chiede quale sia il miglior mezzo per esprimere la propria partecipazione, il dibattito sui social è fanalino di coda tra le preferenze, conquistando solo il 3% delle risposte.
Da recuperare, per la partecipazione, un rapporto con le fasce d’età intermedie (30-50) e con le frazioni, due componenti che hanno evidenziato di essere sottorappresentate tra chi ha partecipato al questionario, nonostante il tentativo di includere maggiormente gli altri centri del nostro comune, organizzando dei gazebo di raccolta dei questionari anche nelle frazioni stesse. Per tornare ad includere queste componenti, bisogna pensare a modelli di partecipazione con tempi e modi in parte diversi da quelli adottati negli anni scorsi, che avevano previsto riunioni pomeridiane in strutture del capoluogo, sia cercando di “delocalizzare” almeno alcuni incontri dei Forum presso le frazioni, sia organizzandoli in orari serali o nel fine settimana.
Richiesti di come intendano in generale la partecipazione, i miranesi hanno indicato soprattutto un impegno individuale, con l’espressione del voto ed il consumo consapevole che si spartiscono quasi il 50% delle preferenze. L’altra metà del “cielo” della partecipazione si divide equamente tra l’associazionismo, le iniziative partecipative in senso stretto, consultazioni e sondaggi, e l’incontro con i rappresentanti politici. È interessante notare qui il dato già citato, e su cui riflettere, per cui solo agli ultimissimi posti della partecipazione si preferisca l’adesione a movimenti e partiti politici (4%) ed il dibattito sui social e sugli altri media (3%).
Il giudizio sulle precedenti iniziative partecipate è peraltro nel complesso positivo, con giudizi negativi che si fermano al 7%. Viene suggerita però una formula leggermente diversa, prediligendo per ben il 58% degli intervistati l’uso di politiche partecipative per decisioni specifiche e puntuali, piuttosto che per grandi atti di pianificazione o regolazione, come era avvenuto con “La piazza delle idee” lanciata per la Partecipazione sul PAT. Con riguardo a chi debba essere protagonista della partecipazione, le risposte mostrano un’altissima richiesta di vedere i giovani partecipare. Giovani come singoli, associazioni giovanili e studenti si collocano tutti tra le valutazioni più alte, preceduti solo dalla partecipazione diretta dei cittadini residenti, che ottengono in assoluto il primo posto: segno che i prossimi meccanismi di partecipazione dovranno senza dubbio dare attuazione alla voglia dei cittadini di dire la propria in prima persona. Ma come assicurare la partecipazione? Gli intervistati hanno delineato molto chiaramente 5 ingredienti che non possono mancare per il successo dello strumento partecipativo: in primis una adeguata e diffusa pubblicità (indicata dal 68% degli intervistati), un ascolto sincero da parte dell’amministrazione (52%), la distribuzione anche nelle frazioni degli incontri (48%), un portale online a sostegno dei lavori e dell’informazione (47%), e la presenza di facilitatori dedicati, che seguano e stimolino il dibattito (43%).
Su questi primi riscontri c’è senza dubbio l’impegno di tramutarli in provvedimenti concreti, procedendo alla stesura del regolamento che razionalizzerà le Consulte Comunali implementando la nuova proposta dei Forum Cittadini.